Arriva la Carta d'identità elettronica con le impronte
Attesa da 20 anni. C'è l'opzione sulla donazione degli organi. Il supporto fisico dovrà essere realizzato con le tecniche della produzione di carte valori, integrato con un microprocessore per la memorizzazione delle informazioni utili alla verifica identità
Un'immagine di come dovrebbe essere la carta d'identità elettronica (credits: Ansa)
Avrà le impronte digitali e anche la possibilità di indicare la scelta
sulla donazione degli organi. Arriva la nuova Carta d'identità
elettronica, progetto atteso da quasi venti anni. Il ministero
dell'Interno ha pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto, di concerto
con i ministeri di Pubblica Amministrazione ed Economia, con le regole
di emissione della norme previste dal Dl Enti Locali. Il supporto fisico
dovrà essere realizzato con le tecniche tipiche della produzione di
carte valori, integrato con un microprocessore per la memorizzazione
delle informazioni necessarie per la verifica dell'identità del
titolare, inclusi gli elementi biometrici, nonché per l'autenticazione
in rete. Il decreto è stato sottoscritto, il 23 dicembre 2015.
Le novità: dal Pin al microchip
Tante le novità della Carta d’identità elettronica (Cie), rispetto
alla tradizionale versione cartacea. Oltre alle impronte digitali (bimbi
esclusi) e alla possibilità per i maggiorenni di indicare la volontà o
meno di donare gli organi, ci sarà un Pin che permetterà l’accesso ai
servizi online dedicati. Il piano per il rilascio sarà graduale e le
tappe saranno fissate da una commissione ad hoc. La richiesta di
rilascio viene presentata dal cittadino all’ufficio anagrafico del
Comune di residenza o al Consolato, se residenti all’estero: Comune o
Consolato acquisiscono direttamente «dal richiedente gli elementi
biometrici primari» e «secondari», «la firma» e, per i soli maggiorenni,
il «dato facoltativo relativo alla volontà di donazione o diniego di
organi e tessuti» in caso d morte: chi intende modificare la volontà
precedentemente indicata può farlo contattando l’Asl di appartenenza, le
aziende ospedaliere, gli ambulatori di medicina generale o i Centri
regionali per i trapianti. La consegna della CIE (questo l’acronimo
ufficiale) avviene «entro 6 giorni lavorativi». Le carte di identità in
formato cartaceo (il 90% di quelle in circolazione) e quelle
elettroniche già rilasciate restano valide fino alla scadenza.
Chi può fare istanza?
Tutti
coloro che si apprestano ad avere la loro prima carta d’identità, chi
l’ha smarrita, chi l’ha deteriorata o chi la deve rinnovare perché
scaduta. La grande novità è che la richiesta potrà anche essere fatta
sul web attraverso l’apposito portale (Cieonlinne). Nella carta devono
essere inserite l’immagine del volto del titolare, attraverso una foto
digitalizzata, e l’immagine delle impronte digitali. Ma anche la firma
autografata (nei casi previsti), l’autorizzazione o meno all’espatrio
nonché, ma è facoltativa, l’indicazione sulla donazione degli organi. Si
parte dai Comuni che hanno già emesso quelle che, a questo punto,
diventano le vecchie carte d’identità elettroniche. Le nuove si dovranno
basare sulle regole fissate nel decreto appena firmato dal Governo
tenendo conto della roadmap stabilita dalla Commissione
interministeriale permanente della Cie. Poi si passerà agli altri
Comuni, stando alle linee guida del ministero dell’Interno. Tornando
alla Commissione, è istituita al Viminale, con il compito di definire
gli indirizzi strategici e il monitoraggio delle varie fasi del
progetto.
Ideata nel 1997, ha registrato varie sperimentazioni
Dopo tanti stop and go sono state quindi messe a punto le procedure per
l'implementazione definitiva di un'operazione che era stata ideata nel
1997, aveva registrato varie sperimentazioni e anche il rilascio di
alcune carte d'identità elettroniche. Ma il progetto non è decollato e
così si è pensato a un documento digitale unico, con l'incorporazione
della tessera sanitaria. Poi, però, anche questo si è fermato e il
Governo Renzi ha deciso di ripartire con una nuova Carta, stanziando nel
dl Enti locali della scorsa estate anche delle specifiche risorse.
Fonte: corriere della sera
Fonte: corriere della sera
31 dicembre 2015 (modifica il 31 dicembre 2015 | 16:33)
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